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Buoni dati fanno risparmiare carbonio (e denaro)

Avere accesso a dati robusti è essenziale per promuovere gli obiettivi di sostenibilità della vostra organizzazione, afferma Pippa Strasser-Ganderton, Direttrice di ATPI Halo.

Proprio come abbiamo bisogno di grafici per credere che il 2025 sia stato davvero l’anno più caldo mai registrato, o per monitorare il tanto necessario rallentamento del riscaldamento globale che potrebbe aiutarci a evitare punti di non ritorno irreversibili, anche le aziende hanno bisogno di vedere i dati in prima persona per crederci. Dati che mostrano chiaramente le loro emissioni di carbonio e li aiutano a stabilire obiettivi realistici per i loro traguardi di sostenibilità.

Recentemente, stavo esaminando i dati sulle emissioni di carbonio con un cliente che stava valutando di passare a un reporting CO₂e avanzato. Quando abbiamo confrontato due diversi set di dati, c’è stato un momento di “illuminazione”. I numeri hanno mostrato che questa azienda – un’attività con un elevato volume di viaggi aziendali e legati a eventi – aveva investito eccessivamente nella compensazione delle emissioni di carbonio. Il travel manager ha capito che i risparmi derivanti da un reporting più accurato avrebbero più che ripagato il servizio avanzato. Un esempio semplice, ma che dimostra come dati migliori non solo migliorino la credibilità, ma abbiano anche un senso finanziario.

Vedere per credere. Quando vediamo i dati presentati in grafici o tabelle, diventano tangibili. C’è una fonte, una struttura, qualcosa di cui possiamo fidarci. Al contrario, le parole sono facili da dire ma non sempre validate. Ecco perché, nella sostenibilità, la storia conta solo se i numeri la supportano.

Tuttavia, quando le aziende si trovano improvvisamente sotto pressione per dimostrare azioni di sostenibilità, l’istinto è spesso quello di agire rapidamente piuttosto che agire con precisione. Senza dati robusti, decisioni affrettate possono portare a conseguenze indesiderate, come tagliare del tutto i viaggi. Ciò potrebbe ridurre le emissioni, ma a quale costo per le vendite, le relazioni o la crescita? Buoni dati offrono opzioni. Possono evidenziare opportunità per cambiare fornitori, spostare voli più brevi su rotaia o combinare viaggi in modo più efficiente, il tutto mantenendo l’attività in movimento.

Il reporting avanzato delle emissioni di carbonio è ancora relativamente nuovo. Per anni, la maggior parte delle organizzazioni si è affidata ai calcoli standard DEFRA. Ora, poiché le aziende richiedono approfondimenti più dettagliati, gli strumenti di reporting stanno diventando più dinamici e accurati. Il cambiamento è chiaro: investire in buoni dati fin dall’inizio offre benefici che superano di gran lunga i costi finanziari, operativi e reputazionali.

Ha poco senso investire in carburante sostenibile per l’aviazione, compensazioni di carbonio o progetti di rimozione se non si riesce a spiegare a cosa equivalgono tali azioni. Lasciate che siano i numeri a raccontare la storia. Utilizzate i dati per mostrare i progressi verso gli obiettivi di neutralità carbonica o net zero, e per evidenziare dove è ancora necessaria attenzione. Le riduzioni o le compensazioni di quest’anno contano solo per quest’anno. L’anno prossimo, il processo ricomincia. La pianificazione del budget basata su dati reali assicura che le aziende stiano investendo la quantità giusta nei posti giusti.

Per i travel e gli event manager, è qui che la sostenibilità diventa reale. I numeri parlano da soli. Se le emissioni dell’aviazione sono diminuite, i dati lo dimostreranno. Se l’obiettivo era spostare il 20% dei viaggi aerei su rotaia, la prova è lì. Monitorare i progressi durante tutto l’anno consente ai team di adattarsi, perfezionare e dimostrare l’impatto, non solo l’intenzione.

Buoni dati non si limitano a misurare i progressi. Li guidano. E non costeranno una fortuna (scusate il gioco di parole!).